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Per leggere la realtà non bastano gli occhiali

31 Marzo 2015

© Harriet Lee Marrion, Dragon
© Harriet Lee Marrion, Dragon
 

La ricerca esplora il passato e il possibile futuro di una delle aree economiche più interessanti del Nord Est italiano. Segnata da un territorio aspro e difficile, l’area del bellunese nella seconda metà dell’800 vede la nascita delle sue prime produzioni di montature per occhiali. Nel secondo dopoguerra, grazie ai provvedimenti pubblici legati alla tragedia del Vajont, oltre a raggiungere il primato mondiale nel campo dell’occhialeria, trasforma il suo tessuto produttivo e diviene un’area ad alta industrializzazione, con tassi ancora oggi superiori alla media europea.

La ricerca esamina le caratteristiche generali della crisi del manifatturiero italiano esplosa nel 2008 e le declina nello specifico bellunese, con i suoi problemi di debolezza infrastrutturale (materiale e immateriale), di scarsa valorizzazione dei giovani laureati, e con i suoi punti di forza: un tessuto robusto di medie imprese (specialmente nel ciclo del freddo) oltre alla presenza di giganti dell’occhialeria in continua evoluzione.
Està ha prodotto la ricerca su richiesta della Camera del lavoro bellunese, a seguito di un corso di formazione per quadri e dirigenti sindacali organizzato dalla CGIL Veneto.