ANNO

2016

TEAM

Andrea Di Stefano, Massimiliano Lepratti, Andrea Vecci

© Terence Eduarte, 2015
© Terence Eduarte, 2015

Economia Innovatrice

Il libro del 2016 che presenta il nuovo modello di circolarità sistemica, come ricetta per un futuro senza crisi, viene proposto dagli autori con due diverse modalità; la prima di analisi e proposta e la seconda di confronto dialogico con alcuni grandi nomi dell’economia ecologica.
Nella prima parte del testo dunque si approfondiscono e problematizzano alcune premesse fondamentali: la circolarità dell’economia ecologica – ossia la tendenza a trasformare eccedenze di ogni tipo e scarti in risorse effettivamente utilizzate – va integrata con la circolarità dei flussi finanziari e delle risorse sociali e deve necessariamente passare attraverso una svolta ecologica dell’industria; per rendere possibile questo passaggio, il ruolo dello Stato è fondamentale, e va dal solo utilizzo di strumenti blandi – gli incentivi – fino all’essere soggetto attivatore e regista che pone obiettivi chiari di medio periodo, li monitora e misura, orienta la ricerca, predispone infrastrutture e finanziamenti; per far circolare le risorse finanziare verso la conversione ecologica dell’economia – invece che verso l’alimentazione di meccanismi puramente speculativi – servono un’industria innovativa e una politica economica convincente; attraverso i principi del cicli chiusi e del ricircolo delle eccedenze, debitamente tradotti in indirizzi dalla politica, l’economia ecologica può produrre, rispetto al modello attuale, più valore economico con minore impatto ecologico e un benessere sociale più diffuso.
Nella seconda parte del testo, gli autori si pongono in dialogo con 5 illustri rappresentanti del pensiero economico ed ecologico con i quali si sono incontrati in un ciclo di conferenze dedicate alla relazione tra questi due mondi: Gianfranco Bologna, Robert Costanza, Mariana Mazzucato, Gianni Silvestrini, Pavan Sukhdev. Infine, un contributo di Andrea Vecci affronta il tema dell’upcycling come importante campo di intervento per un numero sempre più consistente di cooperative sociali, tra i primi attori economici capaci di includere anche le sfide sociali accanto a quelle ambientali.
Sapendo che solo lo scambio e il coordinamento di discipline diverse può offrire una risposta alla crisi di sistema che stiamo vivendo.