Nel 2025 EStà è impegnata in Guinea Bissau con il progetto Bissau Limpu, un’iniziativa di cooperazione internazionale sul tema della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare.
Il progetto, finanziato da EuropeAID della Commissione Europea, si sviluppa nella capitale Bissau in collaborazione con ACRA, Mani Tese, Ingegneri Senza Frontiere e Politecnico di Milano.


L’obiettivo
Migliorare il sistema locale di gestione dei rifiuti, con un’attenzione specifica alla dimensione educativa, alla raccolta dati e alla promozione dell’economia circolare.
EStà, in particolare, ha il compito di formare docenti e studenti per realizzare un’indagine partecipata sul campo e produrre uno scenario aggiornato della situazione attuale e delle opportunità di sviluppo sostenibile e lavoro.
Il metodo: tecnologia civica e partecipazione
Le attività di EStà seguono una metodologia già testata in contesti africani come la Casamance senegalese. Si tratta di una tecnologia civica articolata in quattro fasi principali, ciascuna supportata da strumenti digitali e metodologici specifici:
1. Mappatura e indagine partecipata
Gli studenti – tra i 13 e i 16 anni – sono coinvolti in un percorso di educazione ambientale che li porta a raccogliere dati nei propri quartieri tramite smartphone o tablet e un’applicazione adatta all’uso offline.
Con il supporto di insegnanti e tutor più grandi, i ragazzi somministrano un questionario alle famiglie e ai piccoli esercizi commerciali, raccogliendo informazioni sui comportamenti legati alla produzione e al conferimento dei rifiuti.
Questa fase produce non solo dati preziosi, ma anche un forte impatto educativo e di sensibilizzazione, sia sugli studenti coinvolti che sulle loro famiglie e comunità.
2. Calcolo e scenarizzazione
Una volta raccolti i dati, EStà li analizza attraverso un sistema di calcolo che consente di:
misurare le quantità di rifiuti prodotti, suddivisi per tipologia e destinazione,
stimare il valore economico attuale della gestione dei rifiuti,
valutare l’impatto ambientale (in termini di CO₂ equivalente),
individuare il potenziale economico e occupazionale in un’ottica di maggiore riciclo e riuso.
3. Facilitazione e confronto con i decisori
I risultati dell’analisi vengono sintetizzati in infografiche chiare e visivamente efficaci, per facilitare il dialogo con i decisori pubblici.
EStà contribuisce all’organizzazione di tavoli partecipati tra amministratori, tecnici e attori locali, in cui si discutono i risultati, le opportunità emerse e gli ostacoli da affrontare per migliorare il sistema.
4. Connessione degli attori dell’economia circolare
Con il supporto di EStà, i partner locali conducono un’indagine sul campo per identificare e mettere in relazione i principali attori delle filiere del riciclo (organico, plastica dura, alluminio).
Attraverso interviste e mappature, si costruisce una fotografia della situazione esistente e del potenziale di sviluppo, con l’obiettivo di rafforzare le connessioni tra i soggetti attivi nella raccolta, selezione e trasformazione dei materiali.


EStà ha svolto la sua prima missione in aprile 2025, quando ha avuto l’opportunità, grazie al supporto del personale ACRA in loco, di visitare i quartieri e le scuole coinvolte nel progetto e di svolgere attività di formazione sul campo per preparare la raccolta dei dati.
I temi trattati in queste sessioni sono stati:
– educazione ambientale (cambiamenti climatici, economia circolare),
– partecipazione alle indagini (partecipazione civica e iniziative di cittadinanza attiva,
mappatura partecipata e raccolta dati),
– sensibilizzazione al cambiamento comportamentale (gestione dei rifiuti, raccolta differenziata, pratiche di riuso e riciclo).
Il progetto Bissau Limpu rappresenta un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa unire educazione, tecnologia e partecipazione per generare conoscenza, consapevolezza e nuove opportunità di lavoro sostenibile.
EStà è orgogliosa di contribuire a questo percorso con la sua esperienza e le sue competenze, promuovendo un approccio che mette al centro le persone, i dati e il territorio.

